Su proposta dell'assessore Pinuccia Montanari (nelle cui deleghe figura Politiche per il benessere degli animali), la Giunta comunale di Genova ha approvato un nuovo regolamento sulla tutela degli animali in città. Il nuovo testo, che deve ancora passare al vaglio del consiglio comunale per l'approvazione definitiva, vieta l'accattonaggio con l'utilizzo di animali e nobilita la figura delle gattare, riconoscendo loro un ruolo "utile a tutta la comunità", come ha spiegato Edgar Meyer, dello staff dell'assessore.
Per sancire la loro collaborazione la Giunta ha in programma addirittura dei corsi di formazione, con tanto di attestato per il rilascio della qualifica di "tutor delle colonie feline". I tutor, termine inventato dall'assessore Montanari per superare l'inflessione dispregiativa di "gattara", potranno prendersi cura dei gatti di città, portare loro da mangiare e dovranno pulire il luogo del banchetto (il regolamento prevede che sulle strade possano essere lasciate solo ciottoline con acqua fresca). Ma le regole impongono obblighi verso i gatti anche per tutti gli altri, la cui applicazione sarà tenuta sotto osservazione proprio dai tutor, che potranno denunciare fatti di maltrattamento.
Per esempio i cantieri edili, che intervenendo "di fatto alterano l'habitat della colonia", saranno obbligati a prendersi cura dei gatti senza padrone per tutta la durata dei lavori e riportarli nel loro ambiente a lavori ultimati. Sono anche previste pene fino a 500 euro per chi maltratta i propri animali, oltre che il sequestro e la confisca in caso di inidoneità alla detenzione. Resta una domanda: e quando i randagi saranno più degli uomini, la Giunta che farà?