Ogni anno in Italia si perdono oltre 500 km di terreno (soprattutto agricolo) sacrificati ai profitti del mercato edilizio. E' quanto emerge dal nuovo rapporto Ambiente Italia di Legambiente, da cui si apprende che il totale della superficie urbanizzata nel nostro Paese ha raggiunto dimensioni equivalenti alla superficie di Puglia e Molise messe insieme, pari al 7,6 per cento del territorio nazionale.
La Regione più costruita è la Lombardia con il 14% del territorio cementificato, vengono poi il Veneto (11%), la Campania (10,7%), il Lazio e l’Emilia Romagna (9%). Ma nemmeno le regioni a forte tradizione rurale sono immuni alle colate di cemento. Dai dati del Rapporto si apprende - analizza un articolo del Sole 24 Ore - che anche Molise, Puglia e Basilicata stanno conoscendo dinamiche di crescita particolarmente accelerata delle superfici urbanizzate.
Bisogna poi considerare che alla costruzione di nuove case non corrisponde una effettiva richiesta abitativa, molte delle abitazioni realizzate rimangono vuote (solo a Roma se ne contano 245.142) perchè gran parte della popolazione non può permettersi di accendere un mutuo.