“Chiediamo che la Regione Lombardia evidenzi la propria posizione presso il Governo italiano affinché quest’ultimo adotti una serie di disposizioni atte a restringere al massimo le sperimentazioni che comportino sofferenze sugli animali”.
Sarebbe “un atto di civiltà ma anche d’amore e di affetto verso tutti gli animali”. Con queste parole il Trota, ovvero Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Umberto e per molti il suo erede anche sul piano politico, ha spiegato le motivazioni di una sua mozione presentata al Consiglio regionale della Lombardia per rendere più restrittive le norme che regolano la vivisezione.
La richiesta è contenuta in una mozione presentata al Consiglio regionale della Lombardia dal giovane leghista.Nel documento chiede di ”agire a livello regionale affinché le strutture di allevamento e detenzione di animali destinati alla vivisezione vengano normate in maniera molto più restrittiva rispetto alle norme vigenti”.
”E’ inconcepibile – ha aggiunto il Consigliere Renzo Bossi – che nel 2011 in campo sanitario e scientifico non possano e non vengano utilizzati metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali”. La mozione parte dalla protesta contro la 'Green Hill' di Montichiari, in provincia di Brescia, azienda accusata dagli animalisti di ospitare 2.500 beagle destinati alla vivisezione. ''Strutture come quelle di 'Green Hill' secondo Bossi Jr vanno regolamentate fortemente se non chiuse.
(Blitz Quotidiano)