Si era arenata lo scorso gennaio a San Rossore e lì è morta. Oggi sappiamo perchè: era malata di morbillo e toxoplasmosi. Le analisi effettuate sul cadavere hanno inoltre rilevato sostanze chimiche dannose responsabili con ogni probabilità di un inesorabile indebolimento del cetaceo, che aveva smesso di nutrirsi. E' quanto hanno rilevato i tecnici dell'Unità di Intervento Nazionale per la gestione di Spiaggiamenti Straordinari istituita dal Ministero dell’Ambiente presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova e condotte con la collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta e di altre istituzioni.
I risultati preliminari delle indagini tossicologiche svolte dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena, hanno evidenziato alti livelli di contaminanti, in particolare organoclorurati, segno dello stato di insalubrità delle acque del Mediterraneo.
Proprio in questi giorni sono stati diffusi dati allarmanti sull'inquinamento del nostro mare: fra Italia, Spagna e Francia pare galleggi una massa di materiale plastico del peso di 500 tonnellate. Lo hanno scoperto l'Arpa Toscana e la struttura oceanografica Daphne di Arpa Emilia Romagna su richiesta di Legambiente.
(Repubblica.it)
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