L'enorme sviluppo urbanistico e sociale deve fare i conti con la natura e con le sue forze talvolta imprevedibili. I danni incommensurabili del Giappone, mutilato in vaste aree costiere e colpito in punti sensibili come sono le centrali nucleari, aprono la porta a considerazioni di ogni sorta rispetto alla qualità degli impianti e dei controlli.
In un comunicato l'onorevole Sergio Berlato, Responsabile di Fare Ambiente Nord Est, stigmatizza lo “sciacallaggio” in atto contro l'utilizzo dell'energia nucleare, sottolineando che come successo per Chernobyl, si cerca di cavalcare l'onda emotiva dell'ultimo incidente per ostacolare la scelta del Governo italiano dimenticando che negli ultimi anni, sono stati versati in mari ed oceani milioni di tonnellate di petrolio.
“Chi avversa la scelta del governo italiano di investire su fonte energetiche alternative agli idrocarburi, tra le quali l’eolico, il solare ed il nucleare – sottolinea Berlato - nasconde il fatto che il Italia muoiono più di 8.000 persone ogni anno per effetto dell’inquinamento atmosferico causato dalle emissioni delle centrali che bruciano idrocarburi”. L'Italia, sottolinea l'europarlamentare, importa più del 20% del proprio fabbisogno energetico dall'estero, comprando energia prodotta da centrali nucleari ai confini con il nostro Paese. Per Berlato bisogna mantenere un approccio razionale sull'argomento e mirare a rendere sempre più sicuro l’utilizzo delle scoperte scientifiche e tecnologiche per metterle al servizio della collettività.
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