Pizzo Deta, a cavallo tra l’Abruzzo ed il Lazio, seconda vetta dei Monti Ernici (2.041 m. s.l.m.) domina su un altopiano (Prato di Campoli) posto a soli 1.143 metri di quota, cioè a soli 898 metri di quota dalla vetta. Una montagna spettacolare che alla sua bellezza scenografica aggiunge la selvaggità dei suoi circondari, con valloni impervi rivestiti da una densa foresta di faggi, querce e carpini neri. Luoghi rimasti così come sono sempre stati, e regno di pregevoli presenze naturalistiche botaniche e faunistiche, tra le quali non mancano avvistamenti di Orso bruno e dell’Aquila reale.
Oggi il Pizzo Deta può ritenersi la prima vera Area Wilderness della Regione Abruzzo, grazie alla decisione unanime del Consiglio comunale di S. Vincenzo Valle Roveto (L’Aquila) nella seduta del 15 marzo 2011. L’Area Wilderness Pizzo Deta, di circa 800 ettari - che di fatto costituisce l’ampliamento della quasi limitrofa Area Wilderness Monti Ernici Orientali designata dal Comune di Sora - contribuisce - sottolinea il presidente dell'associazione abruzzese Germano Tomei - a dare forma a quella che un domani potrebbe divenire la vera grande Area Wilderness del Monti Ernici.
"Un’area protetta - continua la nota dell'associazione - per autonoma, libera e democratica scelta dei Consigli comunali, che pur non essendo un Parco ne ha tutte le caratteristiche, anche se assicura alle collettività locali il continuo utilizzo delle risorse naturali rinnovabili. Un’area protetta che rispetta tutti i richiami delle Direttive emanate dall’Unione Europea che ha inventariato questo territorio come area ZPS, ovvero da preservare come campione dell’ambiente appenninico e per la difesa dell’habitat della fauna e della flora più rare".
L’Associazione Italiana per la Wilderness auspica che la lodevole decisione del Comune di S. Vincenzo Valle Roveto possa presto essere seguita anche da tutte le altre amministrazioni comunali che hanno competenza amministrativa, gestionale e catastale, sui cosiddetti Monti Ernici abruzzesi, ovvero sul versante della Val Roveto di queste montagne.