La bocciatura da parte del
Parlamento UE di un compromesso sui cosiddetti
“nuovi alimenti”, ha fatto sfumare l'imposizione del
divieto per l'utilizzo di animali clonati nelle preparazioni alimentari. L'accordo avrebbe introdotto anche la completa tracciabilità delle carni e degli altri alimenti tramite apposita etichettatura per una meticolosa comunicazione rivolta ai consumatori.
Se per alcuni i prodotti derivanti da questi animali sono del tutto innocui, è di questa opinione per esempio la Food standards agency del Regno Unito, per altri il pericolo è dietro l'angolo visto che delle condizioni genetiche dei cloni si hanno pochi dati certi. L'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha messo un guardia sui rischi per la salute umana visto che possono verificarsi problemi di tipo immunitario e soprattutto nei discendenti degli esemplari clonati, mutazioni genetiche di cui poco o nulla si conosce. Il consumo di questa carne potrebbe quindi esporci ad agenti patogeni e malattie sconosciute.
Sembra però che gli interessi delle grande industrie, soprattutto americane, che già commercializzano questi tipi di prodotti, esercitino una grande pressione sul mercato europeo.