“Dalla parte del Palio di Siena, di una storia, di una festa e di un popolo, senza se e senza ma”, così commenta
Marco Ciarafoni responsabile nazionale Biodiversità del Partito Democratico la notizia dell’esclusione, da parte di un comitato interministeriale formato dai ministri degli Esteri, del Turismo, dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole, dalla lista delle candidature italiane da presentare all’Unesco per il riconoscimento del Palio quale bene culturale immateriale.
“Ha
vinto la linea Brambilla-Frattini, come spesso avviene quando il governo Berlusconi decide di affrontare temi che attengono al rapporto tra uomo e animale – prosegue Marco Ciarafoni – Una linea dettata dal
pregiudizio ideologico, incapace di dare una lettura della realtà non sapendola legare alla storia di un Paese, alle sue tradizioni e alla sua cultura, alle ragioni di un popolo che contribuisce a rafforzare in tutto il mondo il marchio di qualità italiano anche dal punto di vista della conservazione ambientale e della tutela del benessere animale”.
“Ora questa decisione del suo Governo il
candidato a sindaco di Siena del Pdl dovrà spiegarlo, se ne avrà forza, agli elettori – conclude Marco Ciarafoni – L’appuntamento per Siena è solo rimandato e il Palio continuerà a vivere nella coscienza di milioni e milioni di cittadini quale tratto identitario di un Paese e ricchezza del nostro patrimonio culturale”.