“È semplicemente assurdo autorizzare una ricerca di petrolio a poca distanza dalle isole Tremiti e dal quel magnifico patrimonio ambientale che è la riserva marina presente”. Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commenta il via libera del Ministero dell'Ambiente e dei Beni Culturali alla ricerca di petrolio sotto il mare pugliese da parte della Petroceltic. "Siamo convinti - ha ribadito Vendola ricordando gli atti formali della Regione in questa direzione - che tale attivit�contrasta inevitabilmente con le attività economiche già presenti sul territorio e che trovano, nella tutela e valorizzazione delle risorse naturali, la loro ragione di essere”.
“Trovo singolare - ha continuato Vendola - che le Regioni Molise e Abruzzo non abbiano avuto la sensibilità, l’attenzione ed il tempo per esprimersi nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale di competenza del ministero dell’ambiente, nonostante le numerosissime opposizioni formali di cittadini ed associazioni dei rispettivi territori, e trovo poco istituzionale il mancato coinvolgimento delle amministrazioni della Regione Puglia nonostante l’oggettivo impatto che tale attività potrebbe avere sull’intera provincia di Foggia e della BAT”.
Il Presidente ha anche voluto ribadire e chiarire che l’opposizione della Regione “non è ideologica”. “La Regione ha espresso la propria negativit�anche alla realizzazione, nella stessa area, di parchi eolici off-shore, anch’esse considerate in contrasto con la naturale vocazione del territorio. È noto che in quell’area – ha aggiuntoVendola - il petrolio sia di scarsa qualità. E allora ci chiediamo perché autorizzare una ricerca sismica, con un mucchio di attenzioni e prescrizioni, avendo in mente, anche solo sullo sfondo, di poter avere, un giorno, trivelle che estraggono petrolio in quell’area? E perché ostinarsi sulla ricerca di fonti tradizionali da collocare, possibilmente, nel Mezzogiorno d’Italia? Ribadisco che noi siamo fermamente contrari a questa ipotesi di attività economica nell’area – ha concluso Vendola - e la Regione sta già valutando le iniziative da avviare, sul piano giuridico, per fermare questo scellerato tentativo di aggressione del nostro territorio, delle nostre bellezze, della nostra fonte di reddito duraturo e sostenibile”. |