"Ritengo che la banca dati informatizzata sia uno strumento importante per il censimento dei gatti, per contrastare il loro abbandono e per facilitare il ricongiungimento con la "famiglia umana" a seguito di smarrimento". Così il sottosegretario alla Salute Francesca Martini torna sui suoi passi sull'anagrafe felina on line realizzata da una collaborazione tra Anmvi, associazione cremonese di veterinari, e la ditta che produce un diffuso antiparassitario in pipette.
Pochi mesi fa infatti il Ministero della Salute aveva diramato una nota ufficiale anticipando “opportuni provvedimenti nelle sedi dovute al fine di modificare il sito www.anagrafenazionalefelina.it che, rifacendosi a quello istituzionale del Ministero – scriveva all'epoca il dicastero della Martini, trae potenzialmente in inganno i cittadini", visto che molti di loro credettero erroneamente che quell'anagrafe fosse obbligatoria e itituzionale.
A dare la notizia è Federfauna, che commenta così la vicenda: “cosa abbia "fulminato" la sottosegretaria sulla via di Damasco, non ci e' dato saperlo ma ora, smentendo inequivocabilmente quanto affermato dal suo dicastero qualche mese prima, assistiamo ad una conversione di sapore biblico”. "Anche l'Anagrafe Felina – avrebbe aggiunto la Martini in una nota inviata alla presentazione del progetto - è funzionale alle strategie complessive di salute e benessere animale proprie del Ministero della Salute".