In questi giorni la Regione Abruzzo ha approvato il progetto fotovoltaico della Vallelonga (all'interno del Parco Nazionale in un'area Sic), due impianti gemelli che sorgeranno probabilmente già alla fine di questa estate in località Macere. L'impianto secondo l'associazione italiana per la Wilderness sottrarrà 15 ettari di terreni ex agricoli alla regione di vita dell'Orso marsicano, anche se secondo l'Ente Parco, che ha autorizzato l'istallazione grazie anche alle modifiche alle linee guida sull'istallazione delle fonti rinnovabili approvate dalla Regione, ha dichiarato la compatibilità dell'impianto con la vita e l'habitat dell'orso marsicano.
Come già sottolineato dall'associazione ambientalista, il Parco Nazionale avrebbe dato già prova di non saper difendere gli interessi dell'orso, che si sta spingendo sempre più fuori dai confini del parco. "è ormai evidente - sottolinea il comunicato Aiw - che non saranno queste persone che salveranno l'Orso bruno marsicano, visto che è da 40 anni che amministrano e/o gestiscono e studiano come salvare l'orso, con una popolazione che da oltre 100 orsi nel Parco e sue ristrette vicinanze, si è passati a 40 orsi in gran parte fuori dal Parco e sparsi in mezzo Appennino Centrale”.
Il Pnalm ha inoltre speso oltre 13 milioni di euro per studi e ricerche nell'ultimo decennio, per l'Aiw, dati i risultati, “palesemente dimostratisi inutili al fine della protezione degli orsi”. “Se non il Parco stesso, almeno la gestione dell'orso va commissariata – conclude Franco Zunino, Segretario generale dell'Aiw - , ed al più presto”.