La notizia è apparsa sul Resto del Carlino qualche giorno fa: la mancanza di fondi, dovuta ai continui tagli cui sono costrette gran parte delle amministrazioni locali, potrebbe far chiudere il centro della Lipu di Reggio Emilia. Senza il sostegno delle casse comunali per l'associazione animalista pare sia infatti impossibile portare avanti le proprie attività di assistenza ai volatili in difficoltà, pagare le attrezzature e l'affitto della sede.
Una lettrice del quotidiano nella sezione dedicata alla posta, fa notare che "spesso i soldi vengono spesi per finanziare attività piacevoli, sì, ma non strettamente necessarie", invitando così alla ricerca di una soluzione per evitare la drastica soluzione. Certo è senza dubbio significativo che associazioni come la Lipu,certamente non l'ultima arrivata nel mondo associazionistico ambientalista, che vanta una ramificazione imponente in tutto lo stivale, non sia in grado di autosostenersi nonostante le numerose raccolte di denaro cui sono dedicate molte delle loro campagne.
Cosa dovrebbero dire allora i cacciatori, che si dedicano alla fauna e all'ambiente gratuitamente e che molto spesso autofinanziano programmi di protezione senza l'aiuto di alcuna istituzione?