Cresce la
sensibilità degli italiani nei confronti dell'ambiente. Lo dice un'indagine realizzata tra aprile e maggio dalla
Commissione UE su 28 mila cittadini degli stati membri. La protezione dell'ambiente sta a cuore al
95% degli europei e al 94% degli italiani che nel 75% dei casi (72% nell'Ue) sono
disposti ad acquistare prodotti ecologici "anche se costano un poco di piu". Gli italiani sono anche tra i più convinti (87% contro 77% in Ue) che "la protezione dell'ambiente può stimolare la crescita economica".
Altri dati danno un quadro ancora più preciso di questa nuova sensibilità, diffusa in tutta Europa ma ancora mal interpretata dall'ambientalista nostrano. "Oltre il 90% degli intervistati in ogni Stato membro si dichiara
fortemente preoccupato per l'ambiente; quasi 9 cittadini su 10 ritengono che, nonostante la crisi economica, l'
Ue debba stanziare fondi per finanziare attività a favore dell'ambiente; e ancora più di 8 cittadini su 10 considerano che per proteggere l'ambiente nel loro Paese sia necessaria una normativa a livello dell'Unione.
Dall'inchiesta emerge anche un impegno attivo dei cittadini. "Due europei su tre dichiarano di aver fatto una raccolta selettiva dei rifiuti nell'ultimo mese; più della metà si sforza di ridurre il proprio consumo di energia; 4 su 10 cercano di usare meno prodotti usa e getta; un numero crescente si sta convertendo a forme di trasporto più ecologiche".
Riguardo agli italiani, in particolare, quando si parla di ambiente il 51% degli intervistati pensa all'inquinamento delle citt�ma forte è anche la preoccupazione per le fuoriuscite di petrolio in mare e gli incidenti industriali (40%), per l'inquinamento dell'acqua e dell'aria (36%), per il costante aumento della quantità di rifiuti (32%) e per l'impiego dei pesticidi in agricoltura (30%). Gli italiani sembravano avere le idee chiare anche sui rimedi: "Garantire - affermano - una maggiore applicazione delle leggi esistenti (36% It; 25% Ue); introdurre multe più pesanti ai trasgressori (33% It, 36% Ue), fornire più informazioni sui problemi ambientali (27% It, 26% Ue).
(Ansa)