"Il Palio non è intoccabile. Credo che sia giunto il momento di sottoporre a un esame rigoroso il Palio di Siena e altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell'uomo". Così il Ministro Brambilla torna ad attaccare il Palio di Siena dopo l'incidente che ha visto la morte di un cavallo durante le prove della manifestazione. "Certamente - conclude il ministro - è stata una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell'Unesco. Una decisione che avrebbe legato l'immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l'Italia che vogliamo fare conoscere al mondo".
Indignata la risposta del sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, che ha visto nell'ennesimo intervento della Brambilla, un'invasione di campo inopportuna. "Chi ha incarichi di governo - ha infatti dichiarato il primo cittadino di Siena - deve avere in mente i doveri di ufficio e non deve seguire le proprie inclinazioni personali. Spetta ai senesi impedire che venga violata la loro intimit�e salvaguardare il Palio dalle intrusioni". "Il Palio è una metafora della vita - ha concluso il sindaco - e c'è profonda tristezza per quanto successo ieri. Un dolore che colpisce in maniera ancor più crudele chi, come noi, alla tutela dei cavalli dedica il massimo impegno. Non a caso siamo punti di riferimento anche per manifestazioni che ci prendono a esempio, anche se noi non amiamo che vengano accostate al nostro Palio".
A difendere il Palio è interventuo anche il sindaco del capoluogo della regione, Matteo Renzi, "Può sembrare strano che lo dica un fiorentino, ma il Palio di Siena - ha dichiarato - è una bellissima tradizione che consente a quella citta' di essere ben governata e l'attenzione che c'e' a Siena per i cavalli non c'è da altre parti".
(La Repubblica)