Dopo le polemiche dei Verdi per l'abbattimento di alcuni cinghiali nel parco cittadino di Genova, l'Assessore provinciale Piero Fossati respinge le accuse di illegalità dell'operazione, sostenendo che “si è svolta nella massima sicurezza e legalità”. "Era doveroso eliminare quel pericolo", ha aggiunto. Se la legge regionale vieta di liberare i cinghiali catturati sul territorio, quella nazionale sulla caccia, la 157, vieta di detenere questi ungulati dopo la cattura, e quindi non c’era altra soluzione oltre a quella adottata.
“Quello dei cinghiali è un problema molto serio – ha detto Piero Fossati - da capire bene evitando ogni eccesso e strumentalizzazione e tutti, ambientalisti, animalisti, cacciatori e Provincia devono concordarne insieme le soluzioni, nel rispetto dei ruoli, delle leggi, dei regolamenti e delle ordinanze che vietano di alimentare i cinghiali”.
"Siamo disponibili ad accogliere ogni proposta utile - ha detto ancora Fossati - e per questo mi attiverò per organizzare un incontro con la Prefettura, il Comune, le associazioni animaliste sul come vogliamo provvedere. Non fa piacere a nessuno svolgere operazioni come quelle di venerdì scorso, ma se il contingente di cinghiali, specie cacciabile, da abbattere nella prossima stagione venatoria è di 9.000 capi, significa che il problema è molto ampio e altrettanto serio sul territorio. Le guardie volontarie delle associazioni ambientaliste e animaliste si prendano a cuore anche chi continua a nutrire i cinghiali e perseguano, ne hanno facoltà come polizia amministrativa, queste persone che mantenendo i grossi ungulati vicino alle case creano disagi e rischi per tutta la comunità".