Sono stati corretti i tagli inseriti nel precedente testo sulla
manovra finanziaria al settore delle rinnovabili. Nel decreto sulle disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria relativa al periodo 2011 – 2014
rimangono gli incentivi per le energie a basso impatto ambientale, finora previsti. La norma, di cui nessuno si è voluto prendere il merito (o la colpa), men che meno il Ministro Prestigiacomo che si era detta all'oscuro di tutto, è misteriosamente scomparsa dopo le polemiche sul primo testo presentato.
In realtà una chiara presa di posizione sul taglio c'è stata
da parte della Lega, che ha auspicato il taglio del 30 per cento a tutti gli incentivi ed ha annunciato che presto presenterà la stessa proposta come partito, non come Governo.
Intanto in borsa questo tira e molla s'è fatto sentire . “Le voci che si sono rincorse da giovedì 30 giugno hanno creato il panico nel settore – ha commentato Valerio Natalizia, presidente di Anie/Gifi (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) - molti operatori hanno rinunciato ad investire. II comparto del fotovoltaico esce stremato da quattro mesi di totale blocco a seguito del provvedimento di sospensione degli incentivi contenuto nel decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 di attuazione della direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili e che ha causato numerosi fallimenti e sensibili riduzioni del personale. Ora ancora voci di possibili tagli agli incentivi appena fissati. Il settore delle rinnovabili ha bisogno di stabilità e sicurezza. Chiediamo al governo impegni precisi”.
(Greenbiz)