E' critica la situazione inquinamento nel Lago di Bolsena. I gravi problemi riscontrati dalla Goletta dei Laghi di Legambiente però per l'associazione Acta di Bolsena, contrastano con le conclusioni a cui arrivano gli ambientalisti, e cioè quella di imporre su vaste aree una serie di vincoli e di divieti come quelli imposti a Zps e Sic. Divieti che per Andrea Propana, di Acta, “si rivelano vessatori per molti aspetti, ma del tutto vani in quanto a risultati ottenuti per l’ambiente, nonostante le consistenti risorse spese per elaborare “carte”, spesso più “ideologicamente ambientaliste” che veramente utili alla tutela e valorizzazione da parte delle attività umane delle risorse naturali”.
“Considerato che il lago di Bolsena risulta inquinato in più punti e visto che sono molti e rilevanti gli aspetti ambientali “a rischio” (es. sversamenti di liquami, mancanza del collettore fognario per metà lago, forte riduzione della cannuccia di palude, uso di pesticidi e diserbanti, proliferazione di animali dannosi come la nutria o il gambero killer, tartarughe californiane dalle orecchie rosse, gestione dell’emissario Marta, ecc. ecc.), sembra proprio privo di senso accanirsi con atteggiamenti fondamentalisti contro l’attività venatoria (che, peraltro, è già la più regolamentata e “ristretta” d’Europa!) che nell’ambiente del lago di Bolsena ha un impatto pressoché irrilevante per gli equilibri dell’intero ecosistema”.