Entrerà in vigore il prossimo 16 agosto il Decreto di attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, da poco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Per la Lav è incredibile che il Ministro Prestigiacomo abbia proposto un testo "che introduce anche la non applicazione della, pur modesta, sanzione quando si uccide una quantità di animali definita 'trascurabile'".
Ma provvedimento è in generale per la Lav dannoso per la protezione della fauna selvatica: "pene dal valore deterrente praticamente nullo per speculatori, ecomafiosi e i loro complici dai colletti bianchi" sottolinea la Lav, ricordando che "sono oltre 15 anni" che viene chiesta l'istituzione dei 'Delitti contro l'Ambiente" all'interno del Codice penalé. "L'inefficacia delle pene previste dall'articolo 733-bis - continua la Lav - risulta ancora più stridente se la sanzione viene paragonata ad altre previste dal Codice penale: è paradossale, ad esempio, che chi danneggia un edificio pubblico, magari con graffiti, rischia di più, ovvero la reclusione da sei mesi a tre anni".
"Nessuno sconto alla tutela delle specie protette, nessun alleggerimento di pene per i bracconieri. Oggi si difendono animali sino a ieri privi di protezione" ribatte la Prestigiacomo. Alla Lav, che ha parlato di tradimento della Direttiva Ue per quanto previsto nei casi di uccisione di animali protetti, la Prestigiacomo risponde che questi continuano a godere di una tutela di carattere speciale, "prevista dalla normativa sulla caccia che resta pienamente in vigore e non è stata modificata dal provvedimento". Il decreto legislativo, prosegue ancora il ministro, "ha semmai ampliato le tutele prevedendo sanzioni penali per tutte quelle specie che, pur essendo riconosciute come protette nell'ambito di direttive europee, non erano esplicitamente indicate nella nostra normativa sulla caccia che riguarda solo alcune specie di mammiferi ed uccelli". "Siamo quindi in presenza - conclude Prestigiacomo - non di una riduzione della difesa degli animali ma di un incremento della protezione che non può non emergere ad una lettura attenta del testo normativo e che recepisce in pieno le indicazioni delle commissioni parlamentari".