“Voglio essere sicuro che il Ministro Brambilla non venga alla Quintana e per questo le invio il non invito ufficiale”. Così Domenico Metelli, Presidente dell'Ente Giostra della Quintana, una delle più belle d'Italia, esclude ogni possibilità di dialogo istituzionale con il Ministro, che - ancora tra gli ultimi posti nell'indice di gradimento degli elettori tra i membri del Governo, dimostra di rappresentare soltanto la parte animalista del paese.
D'altra parte a non considerare degne di nota le affermazioni del Ministro ed i suoi riconoscimenti turistici, era già intervenuto qualche giorno fa il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, "La Brambilla - aveva dichiarato - per me non esiste. Un ministro che ha comportamenti come il suo non si può riconoscere. Per quanto mi riguarda - continuava Ceccuzzi - c`è un membro del governo in meno".
Per la verità un tentativo in Umbria nei giorni scorsi era invece stato fatto. Dopo la notizia del mancato riconoscimento, il presidente della Provincia di Perugia Vinicio Guasticchi, aveva invitato la Brambilla a partecipare alla giostra folignese, per rendersi conto di cosa stesse parlando ed eventualmente rimediare al suo goffo errore. E' solo dopo l'ennesima dichiarazione e l'atteggiamento intransigente del Ministro, che il presidente dell' Ente Giostra ha sbottato: “l'atteggiamento del Ministro è allucinante – ha detto - e le sue dichiarazioni sono di estrema gravità tanto che dovrebbe dimettersi. Di sicuro non ci sentiamo rappresentati da lei, anzi la invitiamo a smettere di nominare la Giostra della Quintana. Dopo l’ennesima diffamazione sto pensando di chiedere un risarcimento per il grave danno all’immagine della nostra manifestazione".
"Nonostante il Ministro, la Quintana è già patrimonio d’Italia per gli alti riconoscimenti ricevuti. Poi, lo ripeto ancora una volta, il Ministro “animalista” deve sapere che la Quintana non sfrutta i cavalli, ma li tutela come certificato dall’affiliazione alla FISE e, soprattutto, dal suo regolamento che ha fatto scuola in tutta Italia. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto – ha concluso il Presidente Metelli – non certo in cerca di visibilità, come pensa il Ministro, ma proprio perché conoscono i nostri valori e le nostre tradizioni. Alla luce di tutto questo, caro Ministro, la Quintana è orgogliosa di non rientrare in nessuna delle sue categorie”.