Si è già fantisticato molto sulla possibilità, ormai tutt'altro che remota, di riprodurre in laboratorio tessuti di vera carne a partire dalle cellule staminali, tanto da poterne ipotizzare un uso alimentare. Carne mai stata animale, mai stata veramente viva e per questo più che allettante per il mondo animalista che potrebbe modificare in maniera determinare la propria dieta acquisendo le tanto sospirate proteine "animali".
Al di là del lato pratico e salutista (ma non si stava benissimo a nutrirsi di soli vegetali?), su cui ancora non si possono fare considerazioni reali, questa novità ha delle conseguenze etiche e filosofiche. Ai più che comunemente si nutrono di vere bistecche si sarà accapponata la pelle alla sola idea di mangiare carne che carne non è e all'inquietante pensiero di staccare definitivamente la spina al proprio rapporto con la natura, come nelle più aberranti fantasticherie dei film di fantascienza.
Non la pensano allo stesso modo gli animalisti della Peta, che entusiasta delle ricerche in questo campo, ha offerto una ricompensa di 1 milione di dollari per la prima carne sintetica che sarà prodotta. Il risultato per alcuni scienziati olandesi è a portata di mano. Dal canto loro promettono di arrivare alla bistecca in provetta nel giro di sei mesi.
Al lavoro ci sono scienziati di tutto il mondo, riuniti recentemente in Svezia per discutere dei risultati raggiunti. Per il momento sono state ottenute solo strisce di muscolo di maiale, allevate a partire da staminali suine alimentate con siero di feti di cavallo. Detto così suona quasi disgustoso, ma dategli un po' di tempo, qualche colorante e additivo chimico e nel giro di pochissimo tempo avrete la vostra succulenta braciolina Animal Friendly.
(07/09/2011)
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