"L'Italia frana anche perche' il 25 per cento delle campagne negli ultimi 40 anni sono state abbandonate o coperte dal cemento". A dirlo è Coldiretti a commento dei dati recentemente diffusi da uno studio dell'Ispra, dai quali si ricava un dato allarmante: nel nostro Paese il numero delle frane supera le 486 mila e interessa quasi il 7% del territorio, per una superficie pari a 20 mila 700 chilometri quadrati.
''Un territorio grande come due volte la regione Lombardia per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti - sottolinea la Coldiretti - e' stato sottratto all'agricoltura (e alla caccia aggiungiamo noi, ndr), che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione del 25 per cento negli ultimi 40 anni. Il rapido processo di urbanizzazione e cementificazione selvaggia e il progressivo abbandono del territorio non e' stato accompagnato - continua la Coldiretti - da un adeguamento della rete di scolo delle acque, ma ora e' necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica di tutto il Paese, come dimostrano i fatti recenti. I cambiamenti climatici che si manifestano con un aumento della frequenza di eventi estremi, la maggiore intensita' delle precipitazioni e la relativa impossibilita' di assorbire l'enorme quantita' di acqua che cade in pochi minuti, rappresenta secondo la Coldiretti un mix micidiale che impone una piu' attenta politica della prevenzione''.
''In altre parole - conclude la Coldiretti - se si continua a 'consumare' campagna, sostituendola con zone cementificate e, contestualmente non si creano le condizioni perche' l'acqua possa defluire, il risultato non puo' che essere l'aumento dei rischi per frane ed alluvioni''.