E' il peggior disastro ambientale della storia della Nuova Zelanda quello causato dalla crepa formatasi nello scafo della nave Rena, incagliata nella barriera corallina della baia di Plenty, nell'isola Turanga. A definirlo così è stato lo stesso ministro all'ambiente del paese, Nick Smith riferendosi al fatto che la nave ha già perso 350 tonnellate di greggio delle 1700 presenti a bordo.
Se lo scafo della Rena dovesse rompersi, riversando tutto il petrolio in mare, le conseguenze sarebbero devastanti per la flora e la fauna della zona, rinomata per la sua bellezza e la ricchezza di biodiversità. Per il Wwf il rischio ambientale riguarda tutti. “Se un inquinamento di questo tipo arrivasse nel cuore delle barriere coralline, che ospitano una diversità incredibile di ambienti e di organismi - dichiara Wwf Italia - sarebbe un vero disastro per la biodiversità del Pianeta”.
Sono cominciate, intanto, a pieno ritmo le operazioni di pulizia sulle spiagge, raggiunte dalle dense bolle di petrolio. La marea nera ha gia' ucciso diversi uccelli marini, fra cui pinguini blu caratteristici della zona, e molti altri vengono trattati in centri di salvataggio della fauna dopo essere stati trovati ricoperti di petrolio. (Ansa)