“Ovviamente non potrò votare né in Consiglio dei Ministri né in Parlamento una legge di stabilità che di fatto cancella il ministero dell’Ambiente”. Lo ha annunciato il Ministro Stefania Prestigiacomo protestando contro il provvedimento al vaglio del Consiglio dei Ministri, che prevede il taglio al Ministero dell'Ambiente del 90 per cento dei fondi nei prossimi 4 anni, di fatto annullando (resterebbero solo i soldi per le spese fisse, pari a 320 milioni di euro e poco altro) la funzionalità del Ministero. Con i tagli si ridurranno considerevolmente le risorse per la gestione dei 60 parchi nazionali e riserve marine, ma anche per gli interventi per la lotta all'inquinamento e al dissesto idrogeologico.
Per il Pd la reazione del Ministro è tardiva. Stella Bianchi, responsabile Ambiente del partito chiede: "Prestigiacomo non si è accorta che in questi anni Tremonti gli ha praticamente chiuso il Ministero? Dove era? Ora se ha un sussulto di dignit�chieda l’immediato reintegro delle risorse o rassegni le sue dimissioni .In ogni caso - spiega - è davanti a noi lo spettacolo indecente di un governo che fa cassa a danno del nostro patrimonio più prezioso, della salute e a volte dell’incolumità dei cittadini. È evidente che questo governo ora più che mai deve rassegnare le sue dimissioni nel più breve tempo possibile per il bene del paese e degli italiani".
(14/10/2011)
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