Sono circa 360 mila secondo le stime dell'Asl i gatti liguri, di questi almeno la metà vive per strada. Una legge regionale del 2000 ha dettato regole precise sul loro mantenimento, affidandone la cura alle cosiddette gattare, che poi sono diventati “tutor di colonie feline”, che oggi fanno capo ad una quarantina di associazioni animaliste. Per turtelarli e accudirli nel migliore dei modi la Regione in questi giorni ha presentato la guida “Come accudire le colonie feline” rivolta a quanti con passione e sacrificio accudiscono, sfamano e curano, ogni giorno, piccole o più affollate colonie di gatti randagi liberi sul territorio. La guida è stata realizzata dall'associazione Onlus Zampatesa con il sostegno dell'Osservatorio sulle popolazioni animali e con la collaborazione del Comune di Genova, Ufficio diritti animali.
La Regione Liguria sta lavorando inoltre lavorando alla realizzazione di una nuova anagrafe felina. Sul sito regionale si potranno inserire tutti dati sulla colonia feline, il numero dei gatti presenti suddivisivi fra maschie femmine, “Per far fronte a casi di emergenze sanitaria e sterilizzare gli animali", spiega Monica Reali, medico veterinario dell'Osservatorio regionale. "Il nostro obiettivo è che ci siano sempre meno gatti randagi - interviene Luigi Ulivi, presidente dell’associazione Zampatesa- ma quelli che ci sono vanno accuditi e questa nostra iniziativa spiega come". Resta un dubbio: quando costerà ai cittadini liguri tutto questo?
(26/10/2011)
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