Mentre dalla Liguria giungono purtroppo altre tragiche notizie dovute ad una nuova ondata di maltempo che a Genova ha già causato la morte di sei persone (di cui due bambini), si torna a parlare dell'urgenza idrogeologica di molte zone del nostro paese. Dopo il disastro della Lunigiana, l'ennesima emergenza da milioni di euro, è chiaro a tutti che bisogna fare di più sul fronte della prevenzione. Il problema è che i soldi non ci sono, o almeno è quanto ha dichiarato il Ministro Prestigiacomo nel corso di un'audizione al Senato: al Ministero dell'Ambiente - ha detto la Prestigiacomo - non è ancora arrivata alcuna risorsa. Anzi "tutte le risorse Fas statali, incluse quelle per il dissesto, sono state cancellate'' in un decreto legge dell'agosto scorso.
Il valore complessivo degli accordi di programma sottoscritti con le regioni, ha ricordato il Ministro - è pari a circa 2.155 milioni di euro, cosi' suddivise: 800 milioni delle risorse Fas statali destinate dalla Finanziaria del 2010, 400 milioni dal bilancio del ministero, 954 milioni delle risorse regionali.
Il ministro precisa però che, ''nel corso della discussione sul disegno di legge di Stabilità, ci sono state garanzie per un'assegnazione di 150 milioni''. "Assolutamente insufficienti'' secondo la Prestigiacomo. Infine nella legge di Stabilita' - rileva il ministro - sono inclusi ''gli interventi per il dissesto idrogeologico tra quelli finanziabili con il fondo per lo sviluppo e la coesione'', oltre ad esserci ''un'intesa per destinare a tale finalita' 500 milioni''. (Ansa)
(04/11/2011)
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