La
Commissione europea ha approvato l'allargamento della rete delle zone protette
Natura 2000, aggiungendo altri 166 siti al sistema di 750 mila km quadrati (oltre 22 mila siti) voluto in Europa per la protezione degli ecosistemi a rischio e al contempo delle
economie rurali. Questo ulteriore allargamento rientra tra le azioni decise nell'ambito della
strategia per la difesa della biodiversità, adottata dalla Commissione la scorsa primavera, con la quale si impegnava anche a completare la rete entro il 2012 ed assicurare adeguati finanziamenti per una capillare protezione.
L'ampliamento interessa 18.800 chilometri quadrati relativi a 16 Stati membri: Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo Olanda, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito, di cui 17mila fanno riferimento ad aree marine abitate da specie in pericolo di estinzione, la cui presenza è essenziale per la tenuta degli ecosistemi in cui vivono. Le zone italiane riguardano 871 km quadrati (660 nella regione Mediterranea, 185 in quella Continentale e 26 in quella alpina).
Negli ultimi giorni la Commissione ha presentato anche i dati relativi allo stato della biodiversità europea forniti dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN Red List of Threatened Species), dai quali emerge che si è alzato il numero delle specie a rischio. Dalla valutazione di circa 6.000 specie di animali e vegetali risultano minacciati il 44% dei molluschi d’acqua dolce, il 37% dei pesci d’acqua dolce, il 23% degli anfibi, il 19% dei rettili, il 15% dei mammiferi e delle libellule, il 13% degli uccelli.