''Oggi i parchi ricoprono una superficie pari a circa il 10 per cento del territorio italiano, equivalenti ad una grande regione del nostro paese e sono in evidente crisi di credibilità. L'assenza di fondi che ne potessero sostenere l'attività e più ancora quella di un'adeguata iniziativa di politica ambientale del governo nel suo complesso, li ha resi scarsamente credibili''.
Sono le parole pronunciate dall'ex Ministro dell'Ambiente Valdo Spini (che durante il Governo Ciampi firmò l'istituzione di ben 11 Parchi Nazionali) svolgendo una delle relazioni introduttive al convegno di Federparchi, in corso a Roma, a venti anni dalla legge quadro sui parchi (legge 394).
''Oggi al nuovo governo nel suo complesso, al nuovo ministro Corrado Clini, con cui ho avuto il piacere di collaborare quando ero ministro e lui direttore generale dei cambiamenti climatici, si chiede una svolta. Si chiede al governo nuovo - ha concluso Spini - di invertire una tendenza. Si', il Parco non e' solo un'area tutelata bensi' il luogo privilegiato della difesa della biodiversita', il luogo in cui giovani e ragazzi possono imparare i valori dell'ambiente per trasfonderli poi, nei termini propri, nella vita di ogni giorno. Non c'e' politica dell'ambiente, senza politica dei parchi nazionali. Per riaffermare questo concetto siamo venuti qui, accanto alla Federparchi per sottolineare il valore e l'urgenza delle sue richieste''.
Oggi si contano in Italia 871 aree naturali protette, tra cui 23 parchi nazionali, 27 aree marine protette e 670 tra riserve, parchi e aree protette regionali, oltre alle 130 Oasi del Wwf, per un totale di 3.163.591 di ettari. Wwf ha presentato i risultati di un'indagine (L'Italia dei Parchi di Ispo) secondo cui il 50 per cento degli italiani sarebbe disposto a versare un contributo specifico allo Stato per finanziare la loro gestione. Dopo tutto quello che gli italiani saranno costretti a sopportare per effetto delle manovre statali, anche una tassa sui Parchi?