Regione: Toscana
Uve: 70% Merlot e 30% Cabernet Sauvignon
Produttore: Fattoria Camporignano – Casole d’Elsa (Siena)
DESCRIZIONE GENERALE
Il Cerronero della Fattoria Camporignano si presenta come un vino ardito, non facile, ma dalle grandi emozioni, come è in effetti l’animale al quale si ispira. Con un uvaggio internazionale, 70% Merlot e 30% Cabernet Sauvignon, rappresenta un’interpretazione tutta locale, senese come le colline sulle quali nasce, del rapporto con la natura più selvaggia. I grappoli, raccolti a mano, vengono attentamente selezionati in modo da destinare al Cerronero le uve con le caratteristiche più idonee. I frutti dell'attento e faticoso lavoro in vigna si mostrano evidenti nella qualità dell'uva, così che l'attività di cantina, una volta terminata la fermentazione, si limita a pochi interventi molto delicati. In particolare, la vinificazione con macerazione delle uve destinate a Cerronero si svolge in barriques di rovere francese alle quali è stato tolto il fondo superiore per poter effettuare manualmente le follature, mentre per le restanti uve si utilizzano moderni serbatoi in acciaio inox. Un importante lavoro di selezione dei lieviti autoctoni, provenienti cioè dalle proprie uve, ha permesso di selezionare il “lievito di Camporignano” che in un processo di fermentazione naturale consente di personalizzare i vini prodotti e contribuisce ad assicurare la costanza della loro qualità nel tempo.
La fermentazione avviene in barrique con follature manuali per 12 giorni, poi inizia l’affinamento in barrique di rovere francese per altri 18 mesi e poi, dopo l’imbottigliamento, ulteriore periodo di riposo in bottiglia per altri 6 mesi. Dopo almeno due anni dalla vendemmia quindi il Cerronero è finalmente pronto.
Abbinamenti: l’accostamento di questo vino potente e per certi versi difficile con il cinghiale, e quindi tutta la cacciagione, è fin troppo facile. Il Cerronero infatti domina bene i sapori forti della selvaggina, ma anche alcune lavorazioni di salumi e formaggi di lunghissima stagionatura o erborinati. Riuscire a “dominare” questo vino non è cosa facile ma d’altronde il nome che porta non è stato scelto a caso.