Shiraz Lazio IGT 2012 – Casale del Giglio
Le Bottiglie
Shiraz Lazio IGT 2012 – Casale del Giglio venerdì 10 gennaio 2014 | |
Regione: Lazio
Tipologia: IGT
Uve: 100% syrah
Azienda: Casale del Giglio
Sito: www.casaledelgiglio.it
Descrizione
Casale del Giglio è certamente una delle realtà enoiche più famose del Lazio, tra i suoi vini più conosciuti proprio lo Shiraz che ha trovato un terreno fecondo nell’agro pontino, esattamente il località Le Ferriere. Il patron Antonio Santarelli ha coraggiosamente tentato una sfida importante su un terreno vergine, puntando su vitigni internazionali per fare vini importanti e apprezzati. Scelta che qualcuno gli rimprovera, così come per le pratiche di cantina, in un periodo di "naturalità" che in tanti casi fa più rima con moda che con altro. Una sfida che ha nell'enologo Paolo Tiefenthaler l'altro protagonista, insieme i due possono dire di aver ottenuto un successo strepitoso in meno di trent'anni dall'inizio dell'avventura. Piccola ulteriore nota di un discorso amplissimo sono i ritrovamenti archeologici nell’area, all’interno dei 150 ettari dell’azienda sono infatti in corso scavi importantissimi nell’ambito del progetto Satricum che coinvolgono il tempio di Mater Matuta (entrambi nomi di vini dell’azienda, ottimo bianco il primo e rosso di punta il secondo)
Il vino viene affinato in barrique per circa un anno e poi prosegue in bottiglia per altri 6 mesi prima di essere messo in commercio. Il vino è conosciuto per la sua freschezza anche se ovviamente non ha problemi ad invecchiare alcuni anni, il colore rosso rubino ha sfumature tendenti al violaceo in fase giovane mentre ovviamente virano sul granato con il tempo. Al naso le note di frutti rossi sono intense e piuttosto piacevoli, mentre il gusto morbido e avvolgente è quello che forse ha reso più celebre questo vino, che ha pochi spigoli ed è facilmente bevibile.
Abbinamenti
L’abbinamento consigliato dall’azienda è con il trancio di tonno alla brace, accoppiata azzardata ma interessante. Noi lo abbiamo bevuto insieme a un secondo di carni bianche e poi con un tagliere di formaggi di media stagionatura, ottimo comunque per tutta i sapori non troppo estremi.
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