LOCCARETO Canaiolo Toscana IGT 2010 – Fattoria Casabianca
Le Bottiglie
LOCCARETO Canaiolo Toscana IGT 2010 – Fattoria Casabianca mercoledì 16 aprile 2014 | |
Regione: Toscana
Tipologia: IGT
Uve: 100% Canaiolo
Azienda: Fattoria Casabianca
Sito: www.fattoriacasabianca.it
Descrizione
Un Canaiolo un purezza è un vino difficile, non da tutti i giorni, che deve piacere per essere apprezzato nel suo complesso. Un rosso di struttura media ma dalla grande eleganza, così si presenta il Loccareto della Fattoria Casabianca di Murlo, in provincia di Siena. Qui le uve Canaiolo vengono raccolte a mano nel vigneto di Pian di Rocca dove avviene la prima selezione, seguita poi da una seconda in cantina prima della vinificazione. Il vino viene affinato in barrique di secondo passaggio per un anno e poi rimane ulteriori sei mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.
Una piccola produzione ovviamente per Fattoria Casabianca, che produce anche Chianti Colli Senesi, bianchi e rosati oltre a un ottimo olio extravergine di oliva, ma significativa per lo sforzo legato alla riscoperta di questo vitigno autoctono.
Il Loccareto ha un colore rosso rubino molto intenso, al naso si presenta con note di frutta rossa non particolarmente matura e una leggera presenza di toni speziato dovuti all'affinamento in legno. All'assaggio conferma la presenza di un corpo non eccessivo, di facile beva ma comunque elegante e dalla grande persistenza. Uncino che conquista chi sa aspettare e vuole cogliere qualcosa oltre il primo impatto.
Abbinamenti
Le pappardelle con il sugo di cinghiale sono sicuramente uno dei piatti che meglio si accostano a questo vino, ma vanno bene anche carni alla brace come la bistecca alla fiorentina e formaggi di media stagionatura.
Quello della sensibilità degli animali non è l’unico aspetto preso in considerazione dalla nuova legge. Nel testo presentato il deputato si è anche occupato di che cosa possa capitare in caso di divorzio dei coniugi, soprattutto a chi spetta la proprietà dell’animale: se avuto prima delle nozze va a chi lo ha acquistato. Mentre la situazione si complica quando l’animale è arrivato in famiglia dopo il matrimonio e la coppia ha adottato il regime della separazione dei beni. In quel caso la decisione spetta al giudice, che potrebbe anche stabilire l’affidamento alternato. Alla faccia della sensibilità dell’animale.
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