Approvato all’unanimità in Puglia il disegno di legge che disciplina la coltivazione, ricerca, raccolta, conservazione e commercializzazione dei tartufi freschi o conservati. Si tratta di un provvedimento che sostituisce in toto la legge regionale in materia del 2003, per colmare le carenze applicative in riferimento al dispositivo nazionale.
Le finalità della legge sono quelle di promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartuficolo regionale e favorire la ricerca libera, nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Nel testo sono specificati gli ambiti in cui la raccolta dei tartufi è libera e quelli riservati e la raccolta in aree naturali protette. Sono indicate le iniziative ed i programmi che possono essere promossi dalla Regione Puglia a sostegno della coltura. È data la possibilità di costituire consorzi e forme associative tra aziende agricole e forestali per la difesa del tartufo e l’impianto di nuove tartufaie.
L’autorizzazione alla raccolta è consentita tramite il conseguimento dell’apposito tesserino di raccolta dei tartufi, rilasciato dagli enti territoriali competenti, previo il superamento dell’apposito esame. Nel testo sono articolati anche il calendario di raccolta, le modalità di ricerca e una serie di onerose sanzioni amministrative pecuniarie.
(Giornale di Puglia)