Dietrofront in Lombardia sul tesserino unico e gratuito per la raccolta funghi. Dopo le polemiche sollevate da Comuni e dalle automomie locali, per la decisione della Regione di rendere la raccolta funghi libera e gratuita su tutto il territorio, la normativa è stata modificata. Il testo ora prevede che i Comuni, purché associati sotto forma di Unioni, Comunità montane o Consorzi forestali con superficie complessiva di almeno 100 Km² possano regolamentare la raccolta prevedendo dei pagamenti per chi la esercita.
Le modifiche sono state approvate dal gruppo di lavoro istituito dalla commissione regionale Agricoltura, montagna, foreste e parchi. Il testo, così modificato ora andrà in commissione e poi in aula per l’approvazione finale. L'esito pare scontato visto che sulle modifiche c'è stato l'accordo di tutti i gruppi politici. Nel testo si prevedono apposite esenzioni e agevolazioni in favore di "residenti, proprietari dei terreni, usufruttuari, familiari e aventi diritto per la raccolta nei rispettivi fondi".
Il tesserino per la raccolta verrà rilasciato sulla base di un regolamento tipo che, dopo l’approvazione della legge, la Giunta regionale dovrà formulare e inviare ai Comuni. Nel regolamento verrà stabilito anche l’importo massimo e le risorse recuperate dai permessi dovranno essere utilizzate dai vari enti, in via prioritaria, per interventi di miglioramento ambientale nonché per attività didattiche. In ogni caso, i vari enti devono rendicontare annualmente alla Regione gli introiti e le spese. Le sanzioni per i raccoglitori trasgressori vengono raddoppiate e portate da 25/50 euro a 50-100 euro. Nei mesi scorsi la Giunta regionale aveva già stabilito dei criteri per la raccolta funghi. Tuttavia le dure proteste dei vari enti locali hanno indotto ad affidare alla commissione Agricoltura il compito di riscrivere la normativa.