Quanti tipo di tartufo abbiamo in Italia? Come nasce? E come distinguere un prodotto di qualità da uno di scarso o trattato da prodotti di sintesi? E come si riesce a capire la provenienza del tartufo? Sono solo alcuni degli argomenti che saranno affrontati nell'educational organizzato da Arga Toscana e dall'Associazione Stampa Toscana rivolto ai giornalisti sabato 7 novembre 2015 dalle ore 9.30 alle 13,30 che si terrà a Forcoli (Pisa) presso il Museo del Tartufo.
Dopo i saluti istituzionali di Sandro Bennucci presidente Ast e di Andrea Pieroni consigliere regionale, il sindaco di Palaia Marco Gherardini introdurrà la mattinata spiegando le caratteristiche di un territorio unico, incontaminato, dove si sono negli anni trovati sempre molti tartufi, anche di grande dimensione. Poi gli interventi. Fabrizio Mandorlini giornalista enogastronomico e vice presidente di Arga Toscana su “Scrivere sul tartufo, corretta terminologia sul tartufo, la geografia e le tipologie del tartufo italiano e nel mondo, enti ed associazioni che operano sul tartufo, il tartufo patrimonio dell'Unesco, come si riconoscere il tartufo, le frodi alimentari”.
Riccardo Buti, agronomo, su “Come si forma il tartufo, l'habitat, il clima e il terreno favorevole; le piante tartufigene, il bosco tartufigeno”. Giampiero Montanelli, tartufaio, su “ll cane da tartufo; razze e metodi di allenamento; gli strumenti del tartufaio".
Particolarmente attesi saranno gli interventi di Cristiano Savini su “Aspetti della lavorazione e della commercializzazione del tartufo” e delle professoresse Manuela Giovannetti e Cristiana Sbrana del Dept. of Agriculture, Food and Environment dell'Università di Pisa che proporranno il risultato dei loro studi con un intervento su “Identificazione delle specie di tartufo mediante analisi del DNA”.
Conclusioni di Franco Polidori Presidente Arga Toscana.
L'educational è ideato e coordinato da Fabrizio Mandorlini e viene realizzato in collaborazione con il Comune di Palaia.
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