Si è svolta sabato 7 novembre a Forcoli al Museo del Tartufo l'educational su "Tartufo, eccellenza italiana".
Ospiti di Savini Tartufi, ha fatto gli onori di casa il sindaco di Palaia, Marco Gherardini che ha spiegato ai giornalisti le caratteristiche di un territorio unico nel cuore dell'area di una delle aree tartufigene più importanti d'Italia.
Il consigliere regionale Andrea Pieroni ha sottolineato come le istituzioni possano intervenire sulla difesa e il mantenimento del territorio e nel garantire l'integrità delle zone tartufigene.
L'intervento del vice presidente di Arga Toscana, Fabrizio Mandorlini, ha riguardato un argomento di grande interesse per i giornalisti: “Scrivere di Tartufo”, nel corso del quale sono state evidenziate le incongruenze e le imprecisioni che si leggono in articoli di giornali e sui media quando si parla di tartufo (che non è un tubero, ma un fungo ipogeo ndr), così come quando si legge "è stato trovato un tartufo..." senza specificare di quale tipologia si tratti, è come comunicare una notizia non precisa, poiché ci sono ben nove specie di tartufo commercializzabili.
Riccardo Buti ha spiegato al meglio le piante, gli ambienti e i terreni che permettono la formazione del tartufo, così come abitualmente svolge ai corsi per gli aspiranti tartufai che l'Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi propone.
Cristiano Savini, titolare della Savini Tartufi, tartufai da quattro generazioni, ha poi illustrato tutti gli aspetti del ciclo del tartufo: da quando viene trovato fino alle tavole più prestigiose del mondo, spiegando bene tutti i passaggi con le relative criticità e illustrando le differenze che vi sono tra i prodotti di sua produzione.
Anche il tartufo ha un dna. Lo hanno studiato le professoresse Manuela Giovannetti e Cristiana Sbrana aprendo nuovi e immaginabili scenari nel settore in merito alla tracciabilità e unicità del prodotto.
Molto gradito il saluto conclusivo di Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana, seguito a quello di Franco Polidori presidente di Arga Toscana, che ha spiegato l'importanza di questi momenti formativi per la categoria in un tempo in cui di agroalimentare è necessario sapere e scrivere correttamente ed essere dunque più preparati.
Infine, gran finale con l'aperipranzo con i prodotti Savini Tartufi che ha conquistato tutti i partecipanti.