Al nord nei primi giorni di settembre sono previste le prime piogge pre autunnali che dovrebbero favorire l'avvio della stagione della raccolta dei funghi. La situazione potrà essere particolarmente propizia sulle Alpi e Prealpi. Soprattutto in Piemonte, dove tra l'altro quest'anno entra in vigore la nuova legge sulla raccolta, che ha semplificato le procedure. Non serve più il tesserino (era diverso per ogni Comunità montana), ma basterà pagare un titolo per la raccolta (senza bollo): 5, 10, 30, 60 o 90 euro, se giornaliero, settimanale, annuale, biennale o triennale. Il versamento consente di raccogliere funghi su tutto il territorio, tutti i giorni, massimo tre chili. Rimangono i divieti a usare rastrelli o uncini che possano danneggiare il suolo. Oppure a coglierli nei castagneti coltivati e di notte. I titoli devono essere versati a Unioni montane ed enti gestori aree protette.
Intanto in Alto Adige i fungaioli hanno già fatto il pieno. Si preannuncia un'annata decisamente favorevole sulle pendici dei monti della Valsugana, dove già da alcune settimane sono iniziate le raccolte di finferli, porcini, mazze di tamburo e ad altre specie. Il picco si sta avendo proprio in questi giorni. Se ne trovano molti di più dello scorso anno, che è stato troppo caldo e secco. Il comune di Levico (TN) solo con i permessi per la raccolta incassa dai 30 mila ai 40 mila euro.