Sulla base delle informazioni fornite dall'Associazione Tartufai Liguri e secondo i numerosi studi condotti negli ultimi 10 anni dal Laboratorio di Micologia del Disgtav (Dipartimento di scienza della Terra, dell'Ambiente e della Vita, dell'Università degli Studi di Genova), in Liguria sono emerse altre diverse macro-aree vocate alla produzione di tartufi. Tra queste anche l'entroterra genovese.
Interessate alla raccolta del prezioso tubero sarebbero le zone che, partendo dalla Valle Scrivia, alle spalle dell’area della città metropolitana di Genova, si estende verso est sud-est comprendendo in ordine Valbrevenna, Val Trebbia, Val d’Aveto, Val Graveglia, Valle Sturla e Val Petronio. Anche quest'area quindi potrebbe aprire la porta ad una filiera del tartufo, con tutti i risvolti economici e turistici positivi sui paesi interessati.