La Regione Piemonta ha messo a disposizione 480 mila euro per i proprietari di terreni dove ci sono piante dalla capacità tartufigena, per 24 euro ad albero. Gli agricoltori hanno un mese di tempo per segnalare le piante sulle cui radici si genera il tartufo bianco d’Alba e accedere alle indennità.
Possono presentare domanda i proprietari o possessori di terreni nei territori delle province a vocazione tartuficola del Piemonte: Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, dove si raccoglie il tartufo bianco d’Alba (Tuber Magnatum Pico). Le piante sono querce, pioppi, salici, tigli, carpini, noccioli. La capacità tartufigena viene accertata dalla commissione comunale agricoltura e foreste dei 229 comuni piemontesi nei quali si raccoglie il tartufo. L’indennità può essere concessa per un numero massimo di 25 piante per ettari. (La Stampa)