Le piogge sono arrivate un po' ovunque, ma per sapere se sono state utili alla crescita dei funghi, bisognerà attendere ancora qualche giorno, o settimana. Secondo Fabrizio Boccardo, coordinatore del "Campal", i gruppi micologici di Piemonte, Liguria e Val D'Aosta, in realtà ci vorranno almeno 12 giorni per sapere se le piogge hanno avuto gli effetti sperati.
“Certo – dice – non sarà un'annata memorabile. Niente di paragonabile al 2012, quella sì che è rimasta una raccolta record”. La siccità prolungata ha bloccato la crescita di gran parte dei funghi. “La stagione degli ovuli non è neppure partita, solo a fine luglio si è trovato qualche fungo nella zona della val Polcevera e sul Beigua - continua Fabrizio Boccardo mentre controlla i terreni del Sassello ancora umidi dopo le piogge – E anche le piante sono in forte sofferenze, alcuni alberi stanno già iniziando a perdere le foglie".
Per i veri appassionati l'appuntamento clou della stagione è sull'Appenino Tosco Emiliano, a Cerreto Laghi, il 7 e 8 ottobre per il Campionato Mondiale del Fungo. (Repubblica.it)