I funghi, ovviamente quelli commestibili, non sono solo buoni al palato, ma hanno anche proprietà nutritive importanti. A fronte del basso apporto calorico, contengono vitamine del gruppo b, in particolare la vitamina B12 che di solito si trova nei prodotti di origine animale, in quantità ovviamente molto più modeste rispetto a questi ultimi.
Come si apprende da un approfondimento del Corriere della Sera, se ne trova di più nei funghi champignon, varietà tra le poche che si possono coltivare con successo. Lo certifica uno studio australiano, pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Sono anche ricchi di antiossidanti, polifenoli soprattutto e la ergotioneina. Una molecola che, secondo un altro studio appena pubblicato su Food Chemistry, ha un effetto benefico sull'organismo, proteggendo le cellule e rigenerando in particolare quelle del fegato e i globuli rossi. Contrasta anche l'invecchiamento delle cellule che rivestono i vasi sanguigni.
Sempre meglio comunque non esagerare. "Tutti i funghi - chiarisce sul Corriere Marisa Panata referente del Centro Micologico dell’Asl di Asti - contengono alcune sostanze difficili da digerire, tra cui la chitina, simile alla cellulosa, presente anche nello scheletro degli insetti, che potrebbe creare problemi se i funghi vengono consumati in grande quantità e in pasti ravvicinati".