L'assessora della Difesa dell'ambiente Donatella Spano ha sottolineato il massimo ascolto dei territori per arrivare a una legge specifica e a un regolamento attuativo che prevedano la disciplina della tartuficoltura in aderenza con le disposizioni della Legge forestale regionale e del Piano nazionale del tartufo, recentemente adottato dal ministero delle Politiche agricole e forestali. L'asserrora ha dichiarato: "Il tartufo sardo è un prodotto ancora poco conosciuto e sicuramente da valorizzare ma possiamo farlo da subito, partendo dalla nostra normativa forestale e impegnandoci nell'approvazione di una legge apposita sulla quale avevamo già dato ampia disponibilità in Consiglio regionale. Nella legge regionale 8 del 2016 avevamo infatti previsto che la Regione dovesse favorire anche l'attività di utilizzo dei prodotti secondari del bosco e avevamo posto in carico alla nascente agenzia Forestas obiettivi di tutela degli ecosistemi forestali e non, e la disciplina della raccolta dei prodotti del bosco legnosi e non, tra cui i frutti del bosco, i funghi e i tartufi spontanei".
"La produzione dei tartufi naturali e coltivati - conclude l'assessora - può diventare un'eccellenza dalle straordinarie potenzialità della nostra isola, sia dal punto di vista naturalistico che di sapere scientifico e di coinvolgimento degli attori economici locali".