Non c'è dubbio che questa sia un'ottima annata per la crescita funghi. Le condizioni meteo e la particolare condizione del sottobosco hanno favorito la nascita di funghi porcini e di altri funghi commestibili in gran parte delle aree collinari e montane. Mentre continuano le ottime raccolte in molte zone d'Italia, si raccomanda la massima prudenza. L'attività di ricerca funghi non è affatto priva di pericoli. Purtroppo sono diversi gli incidenti, anche gravi, che coinvolgono gli appassionati. Ricordiamoci dunque sempre di prendere tutti gli accorgimenti necessari per evitare di perdersi e di inoltrarsi in zone pericolose.
Prima di tutto occorre decidere un itinerario, scegliendo accuratamente il percorso in cui dirigersi. Un'accortezza necessaria soprattutto se si sceglie di raccogliere funghi in montagna, evitando dunque zone troppo scoscese e pericolose, soprattutto se non le conosciamo bene. Occorre prestare particolare attenzione ai terreni scivolosi e munirsi dunque di calzature adatte e abbigliamento impermeabile. Utile anche un navigatore Gps per orientarsi e trovare la via del ritorno. Sarebbe bene non andare a funghi mai soli, in modo da avere qualcuno che ci possa aiutare in caso di malori o cadute accidentali. Un telefonino satellitare, soprattutto dove non prendono le linee dei gestori telefonici è fondamentale in caso di emergenza, per chiamare soccorso.
Ultima raccomandazione, forse la più importante: non raccogliamo funghi di cui non conosciamo a perfezione specie di appartenenza e caratteristiche. E se non siamo sicuri al cento per cento, rivolgiamoci al più vicino centro micologico (tutte le Asl territoriali ne hanno uno) per la conferma sulla commestibilità. Anche in questa stagione infatti gli episodi di avvelenamento da funghi sono purtroppo all'ordine del giorno.