Il consumo di funghi, ovviamente quelli commestibili, ha effetti benefici sul funzionamento del nostro cervello, tanto da proteggerlo da malattie degenerative. E' quanto sostengono gli scienziati della National University of Singapore, secondo cui basterebbero circa 150 grammi di funghi al giorno per ridurre del 50% il rischio di compromissioni cognitive lievi, conosciute come Mild Cognitive Impairment (MCI).
Nello specifico i funghi presi in considerazione dallo studio e risultanti benefici sono: l’Enokitake che conosciamo come Flammulina velutipes, il Pleurotus ostreatus , detto orecchione o fungo ostrica, il Lentinula edodes, Agaricus bisporus conosciuto come champignon, i funghi secchi e quelli in scatola.
Responsabile dei benefici è una sostanza, la ergotioneina. Un composto con proprietà antiossidanti, che si trova in alcuni alimenti, come i funghi appunto, ma anche il fegato, i fagioli e la crusca. Dai test effettuati è emerso che, a parità di età e stato di salute, i soggetti con MCI mostravano livelli significativamente più bassi di ergotioneina rispetto a quelli sani. Altri potrebbero però essere i composti presenti nei funghi che contribuiscono allo stato di salute del cervello che potrebbero proteggere la neurodegenerazione inibendo la produzione di beta-amiloide e proteina Tau coinvolte nell’Alzheimer.