La "Cerca e cavatura del tartufo in Italia": conoscenze e pratiche tradizionali' è stata iscritta ufficialmente nella Lista Rappresentativa Unesco del Patrimonio Culturale Immateriale, avvenuta nel dicembre 2021.
Un lungo percorso che è stato portato avanti da istituzioni, esponenti politici, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Durante i festeggiamenti, a Roma, la Sottosegretaria di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni ha consegnato l'attestato dell'avvenuta iscrizione.
A riceverlo una rappresentanza della comunità che si identifica con l'elemento iscritto formata da Associazione Nazionale Città del Tartufo (Anct), soggetti riuniti in gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani (Fnati), altre Associazioni non iscritte a Fnati e singoli tartufai. "Per ogni comunità - ha commentato il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni - il percorso verso il riconoscimento Unesco a Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità significa andare ancora più a fondo nella conoscenza di quelle che sono le storie, le tradizioni e il valore custodito dalle tantissime persone che le animano e dai territori in cui le comunità vivono. Significa arrivare alle nostre radici. E significa anche fare rete attorno a un patrimonio immenso e lavorare perché venga custodito e trasmesso alle nuove generazioni. L'importante traguardo di oggi è solo l'inizio, la strada da seguire è quella che porta alla valorizzazione di questo patrimonio nella sua condivisione e tutela". (ANSA).