Non è certo facile prevedere la fruttificazione degli amati porcini e di altri funghi edibili che possiamo trovare nei nostri boschi. Abbiamo avuto un’estate torrida, con terreni stremati dalla siccità, ma nelle ultime due settimane non sono mancate le piogge, anche abbondanti e le temperature più miti, soprattutto ad alta quota. Il risultato, inatteso per molti, è una crescita boom di funghi alla fine di agosto. Si preannuncia dunque un settembre particolarmente prolifico. Mano dunque alle gerle, alle borse a rete, agli scarponi e ai bastoni. Inizia la stagione dei funghi e inizia in grande stile.
Sono state segnalate nascite importanti in tutto lo stivale, in particolare sulle Alpi e prealpi venete e lombarde, in Trentino, Piemonte, Val d'Aosta. Bene anche in Liguria, Emilia Romagna, Marche e Toscana. Le crescite riguardano comunque tutto l'Appennino fino alla Calabria, dove, soprattutto nella zona della Sila, si registrano addirittura raccolti eccezionali, funghi (porcini estatini, ma anche rossi e boleti neri) in gran quantità e in maniera ininterrotta da un paio di mesi. Grandi bottini anche in Campania, interessata negli ultimi giorni da perturbazioni intense, sia nelle aree interne che sui litorali, così come in Basilicata, dove si trovano porcini anche nelle quote più basse.
Andiamo dunque per boschi muniti degli appositi permessi regionali e comunali. Non facciamoci prendere però dall'entusiasmo senza porre la dovuta attenzione alle buone regole per prevenire incidenti e infortuni. Prestiamo particolare attenzione ai terreni scivolosi e muniamoci dunque di calzature adatte e abbigliamento impermeabile. Utile anche un navigatore Gps per orientarsi e trovare la via del ritorno. Non dimentichiamoci poi della buona regola di non avventurarsi mai da soli o comunque cerchiamo di essere sempre reperibili, usando un telefonino satellitare, soprattutto dove sappiamo non prendono bene le linee dei gestori mobili.
Ultima raccomandazione, forse la più importante: non raccogliamo funghi di cui non conosciamo a perfezione specie di appartenenza e caratteristiche. E se non siamo sicuri al cento per cento, rivolgiamoci al più vicino centro micologico (tutte le Asl territoriali ne hanno uno) per la conferma sulla commestibilità. Anche in questa stagione infatti gli episodi di avvelenamento da funghi sono purtroppo all'ordine del giorno. Comunicare sempre in anticipo la zona prescelta ai familiari, cosicchè in caso di mancato rientro questi sapranno indicare la via ai soccorritori. Un altro consiglio utile è quello di evitare di addentrarsi nel bosco in caso di maltempo, dunque consultare sempre il bollettino meteo in anticipo.
Dati i frequenti incidenti in montagna in questo periodo di raccolta, si moltiplicano gli allarmi delle autorità e gli inviti alla massima prudenza. Basta mettere un piede su una zona particolarmente scivolosa e la caduta, specie in zone impervie, può essere fatale. Pertanto si consiglia l'uso di scarponi da montagna di qualità, ovvero con un buon attrito sul terreno. Mai poi avventurarsi da soli, una banale distorsione potrebbe infatti impedire il rientro a casa e trovarsi in una situazione molto difficile da gestire.
Portare sempre con sé uno zaino ben accessoriato, con un kit per il pronto soccorso, un coltello multiuso, un maglione, una torcia, un impermeabile, cibo e acqua. |