Con il solito ritardo di due anni, sono stati pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entrate i dati relativi ai beneficiari del 5 x 1000 provenienti dalle dichiarazioni dei redditi del 2014. In cima alle scelte degli italiani c'è, come sempre, l'Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, che incassa ben 66 milioni di euro (erano 54 nel 2013), seguono Emergency con oltre 13 milioni, la Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro (10 milioni) e Medici senza frontiere (9 milioni e settecento).
Le associazioni animaliste continuano a veder crescere la propria popolarità, stando all'incremento registrato anche nel 2014 nelle scelte degli italiani al momento della firma sulle dichiarazioni dei redditi, arrivando a superare importanti organizzazioni come il Fai e l'Ospedale pediatrico Bambin Gesù. La Lav (Lega Antivivisezione), protagonista di diverse campagne contro la sperimentazione animale, si piazza al 27° posto nella classifica degli introiti più alti, portandosi a casa ben 1 milione e 600 mila euro (erano 300 mila in meno nel 2013). Crescono anche tutte le altre associazioni animaliste e ambientaliste. 400 mila euro in più anche per l'Enpa (1 milione 500 mila), più 200 mila euro anche per Wwf, che ha recuperato il lieve calo registrato negli scorsi anni, con un milione e 106 mila euro e Greenpeace con 860 mila euro.
A distanza la Lipu, che incassa “solo” 398 mila euro, Oipa con 378 mila, Animalisti Italiani, 129 mila e Legambiente (118 mila). Si ferma a 28535 euro l'Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente di Milano (Leilaa), fondata alcuni anni fa dalla Brambilla. Crollo per la Lac nazionale, che incassa zero euro. In compenso le sezioni regionali prendono 15 mila euro in Lombardia e 3 mila in Piemonte.
32 mila euro vanno alla semi sconosciuta associazione Quintomondo Animalisti, 19 mila all'altrettanto poco nota Azalea zampa amica. Incassano considerevoli cifre anche una miriade di altre piccole associazioni locali, come ad esempio gli Animalisti Italiani di Fabriano (più di 10 mila euro), Animalisti Verona (12 mila euro) e Gruppo Volontari Animalisti dell'Emilia Romagna (7 mila), Amici degli Animali Emilia Romagna (6700), Ente Italiano Protezione Animali Piemonte (6600), ecc. Si contano a decine le associazioni animaliste che incassano dai 2 ai 6 mila euro.
Più moderate le cifre assegnate alle associazioni venatorie. In cima la Federazione Italiana della Caccia, con quasi 26 mila euro (erano 17 mila nel 2013), più 1889 alla Fidc Toscana, 936 alla Fidc Umbria. Arcicaccia figura solo con la sede toscana, a cui vanno 4474 euro. All'Associazione Cacciatori Trentini vanno 3735, 1521 ai Cacciatori delle Alpi, 1120 all'Unione Cacciatori dell'Appennino (Urca), più 623 ad Urca Marche, 1163 ai Cacciatori Bellunesi, solo 33 euro ad Italcaccia (sezione Prato). Non pervenute tutte le altre. Connessa al mondo della caccia anche l'Associazione Cultura Rurale, a cui vanno oltre 27 mila euro.